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A La Prova del Cuoco: Poke cake alle fragole

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È curiosa la storia di queste torte americane, le conoscete?
Le poke cakes sono quelle  torte cotte generalmente in pirofile o teglie rettangolari, la cui base è fatta con un mix di torte pronte alla vaniglia. La cosa che le caratterizza è il tipo di farcitura e il modo per farlo.
Ebbene vengono praticati sulla superficie dei buchi o con una forchetta o con il manico di un cucchiaio di legno e all’interno di quei buchi viene fatta colare un preparato di gelatina caldo e ancora liquido. Il tutto poi viene ricoperto da una glassa al formaggio o da panna montata e al momento del taglio della fetta sono così in evidenza le striature verticali della farcitura.
Queste torte sono nate negli anni ’70 in America, per valorizzare un prodotto in particolare, la gelatina e proporre il suo uso  in diversi modi, dal momento che il classico budino era un po’ in crisi, i gusti delle famiglie americane si stavano ampliando e certi alimenti così abitudinari venivano messi da parte.
Con questa nuova collocazione, usata come farcitura delle torte, la gelatina per un certo periodo riconquista il suo posto negli scaffali delle cucine americane. Buffo vero?
Ora detto tra noi, l’idea dei buchi e della farcitura in verticale è carina e particolare ma che questa farcitura sia a base di gelatina, beh, questo proprio non lo accetto!!
Così ho preso l’idea ma ho rifatto tutto da capo a cominciare dalla base della torta che naturalmente non è fatta con i preparati 😉 ma ho utilizzato una mia ricetta di muffin semplici, la farcitura per questa torta è a base di purea di fragole, ho ricoperto con panna montata e decorato di nuovo con le fragole .
Non ho messo la torta nella teglia quadrata ma ho ricavato da uno stampo tondo d’alluminio da 28cm di diametro un cuore, che farcito e ricoperto con la frutta è diventato il dolce che dedico alla mia mamma e a tutte le mamme, domenica prossima sarà la loro festa quindi possiamo organizzarci in anticipo.

Poke cake alle fragole

12 Persone
Media
15 minuti
30 minuti

Ingredienti

Per la base:

  • 280 g di farina 0
  • 150 g di zucchero semolato
  • 3 cucchiaini scarsi di lievito per dolci
  • 2 uova intere
  • 100 g di latte intero
  • 100 g di olio di semi (a piacere)
  • Buccia di limone grattugiata

Per la crema alle fragole:

  • 200 g di fragole
  • Succo di mezzo limone
  • 2 cucchiai di zucchero semolato (circa 50 g)
  • 10 g di amido di mais

Per decorare:

  • 400 g di fragole mature
  • 300 g di panna da montare
  • 2 cucchiaini di zucchero a velo

­Procedimento

  • Accendete il forno e portarlo a 180gradi modalità statica.
  • Imburrate una teglia tonda da 24 cm di diametro o a forma di cuore
  • Mescolate in una ciotola gli ingredienti secchi (zucchero farina e lievito)
  • Mescolate in un’altra ciotola gli ingredienti umidi (olio, uova intere, buccia di limone e latte)
  • Unite i due composti velocemente senza mescolare troppo e versate nella teglia imburrata.
  • Cuocete per circa 40 minuti.
  • Nel frattempo preparate la crema di fragole.
  • Frullate la frutta ben lavata con il succo di mezzo limone, aggiungete lo zucchero e l’amido di mais.
  • Versate la purea così ottenuta in un pentolino e fate cuocere per un minuto circa non appena avrà raggiunto il bollore.
  • Togliete la torta dal forno, bucherellate la superficie con l’aiuto di un manico di cucchiaio lasciatela intiepidire e sistematela direttamente sul piatto da portata.
  • Versate in questi fori la purea di fragole.
  • Montate la panna con lo zucchero a velo e distribuitela sulla torta uniformemente.
  • Decorate sopra con le fragole tagliate a fettine.
  • Ed ecco pronta la vostra Poke Cake alle fragole!

Note

Nel caso dovesse rimanere della purea di fragole distribuitela sulla superficie della torta e lasciate raffreddare bene.
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Natalia

Mi chiamo Natalia Cattelani, sono nata a Sassuolo (Mo), vivo a Roma dal 1990, da quando mi sono sposata. La passione per la cucina ce l’ho da sempre. Cucino con garbo, sperimento, metto insieme, do da mangiare alle figlie (Silvia, Chiara, Laura ed Elisa), al marito cresciuto con l’ottima cucina calabrese della madre, ai parenti di Sassuolo, agli amici di Roma, alle feste che ho organizzato per altri, conoscenti e figli di conoscenti, per battesimi, compleanni, campi scout, i bambini della casa famiglia San Giuseppe, amici di San Nicola, allieve della scuola Cuciniamo.ci di Roma.

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