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il gnocco fritto

“Il gnocco fritto” il mio!

vai subito agli ingredienti

In questo periodo  mi sto ispirando alle “gesta in cucina” delle mie figlie per le ricette da scrivere qui sul blog, sperando che non mi chiedano i diritti d’autore, continuo a prendere idee dalle  loro storie di vita da studentesse universitarie una, e dalla voglia di cucinare per gli amici dell’altra.

Tornando in quei di Bologna Silvia e Roberta hanno offerto da poco agli amici una serata tutta emiliana a base di gnocco fritto, sono state bravissime la serata ha avuto un gran successo 20 e più colleghi fuori sede hanno apprezzato la buona cucina emiliana conviviale e golosa.

Per prepararsi a questa occasione Silvia ha cercato subito la ricetta qui su tempodicottura, ma ahimè invano la ricetta qui non c’era, così mi sono presa una tirata d’orecchie ed ho  dovuto rimediare  mandandole una foto della pagina di Ricettepergioco (il mio primo libretto ora anche in versione digitale) dove invece era riportata.
Così ho capito la necessità di inserire quanto prima sul blog le indicazioni per preparare “il gnocco fritto”, il blog sta diventando sempre più un punto di riferimento anche per la mia famiglia e questo mi fa molto piacere perché la decisione di aprire il blog di curarlo e arricchirlo è stato anche per lasciare un aiuto concreto alle mie figlie nei momenti di bisogno. Il mio sogno si sta pian piano realizzando e ne sono immensamente felice!

Tornando al gnocco fritto, questa è la mia versione, ovvero quello che ho imparato a fare dalle nonne, senza lievito o se volete al massimo una puntina di quello istantaneo per torte salate, steso non troppo fine e fritto in olio di arachide (qui ho cambiato le usanze), in casa non è proprio possibile friggere con lo strutto.
Il gnocco è sempre buono, lo mangi da solo o con salumi, formaggi o verdure e a fine pasto diventa ancora più goloso con marmellata e nutella . E se poi ve ne dovessero avanzare dei pezzi tuffateli la mattina nel caffelatte farete una vera colazione modenese e non ve ne pentirete affatto.

Sono spesso distratta nella scrittura ma questa volta non mi sono sbagliata IL GNOCCO si chiama così, non abbiate paura l’articolo è quello,  lo gnocco  non si può proprio sentire,  a Modena ci siamo presi una licenza grammaticale che rende questa preparazione ancora più simpatica ed io  sono una forte sostenitrice di questa tradizione.

Grazie sempre di cuore a tutti, in questi giorni state avendo una bella pazienza, vi sto trascurando un po’ ma sto lavorando …diciamo anche per voi! Un abbraccio e alla prossima.

“Il gnocco fritto” il mio!

8 Persone
Media
40 minuti
30 minuti

Ingredienti

  • 1 kg di farina 0
  • 20 g di sale fine
  • 150 g di latte intero
  • 3 cucchiai abbondanti di olio extravergine di oliva (oppure tre noci di strutto buono)
  • 400 ml circa di acqua minerale frizzante (quel tanto che basta per ottenere un impasto sostenuto.)
  • 1 cucchiaino di lievito istantaneo per torte salate (io lo metto quando non ho l'acqua minerale facoltativo)

­Procedimento

  • Su un tagliere o in ciotola unite tutti gli ingredienti e impastate con vigore per almeno 5/6 minuti finché la pasta non diventerà bella liscia.
  • Fate riposare almeno 30 minuti coperta da un telo o avvolta nella pellicola.
  • Stendete con l’aiuto di un mattarello o di una macchinetta ottenendo uno strato non troppo sottile (lo spessore deve essere circa come quello di un fazzoletto di carta usa e getta ripiegato, per provarvi a fare un esempio).
  • Tagliate dei pezzi della misura desiderata e friggeteli in olio caldo e profondo.

Note

Potete anche preparare prima i vostri pezzi di pasta disponendoli su un telo in un unico strato sovrapponendo gli strofinacci uno su l’altro pieni di pezzi. Buon lavoro!
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Natalia

Mi chiamo Natalia Cattelani, sono nata a Sassuolo (Mo), vivo a Roma dal 1990, da quando mi sono sposata. La passione per la cucina ce l’ho da sempre. Cucino con garbo, sperimento, metto insieme, do da mangiare alle figlie (Silvia, Chiara, Laura ed Elisa), al marito cresciuto con l’ottima cucina calabrese della madre, ai parenti di Sassuolo, agli amici di Roma, alle feste che ho organizzato per altri, conoscenti e figli di conoscenti, per battesimi, compleanni, campi scout, i bambini della casa famiglia San Giuseppe, amici di San Nicola, allieve della scuola Cuciniamo.ci di Roma.

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