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concretamente sassuolo

Un po’ di gossip fritto e mangiato

vai subito agli ingredienti

concretamente sassuolo

Scritto da Mannu  nella sua rubrica “Al fuoco!”

A volte basterebbe fidarsi del proprio naso e riconoscersi a colpi di sniff.
La vaniglia nei capelli dell’amica che ti da un passaggio in vespa, il profumo di patchouli del vicino di casa che ha occupato l’ascensore prima di te – lo sai, lo senti – la compagna di classe che ha le mani buone, di nascosto dai prof si massaggia di crema alla crema, tuo marito già al lavoro ma ancora un po’ nella doccia di casa.
Alla sera ti annusi le dita e percorri i momenti della giornata , come una sequenza di immagini che sono tutte là, da guardare e sentire, perchè il più delle volte gli odori resistono, come anime che si attardano a lasciare.
Non è necessario essere cani da trifola per riconoscere l’odore di fritto.

8 Marzo 2013, festa della donna, mia sorella chiamata qui  a Sassuolo, la sua città natale, a parlare della sua esperienza di donna, di come ha saputo gestire famiglia, passione, lavoro, delle motivazioni che l’hanno portata ad essere quella che è e a fare quello che fa. Tra l’altro con un’altra sassolese speciale, Annalisa Vandelli, foto reporter per il Ministero degli Esteri, voce dolce e compassionevole di realtà lontane. Annalisa nel corso della serata ha detto una frase che mi ha colpito per semplicità e complessità: “la cultura passa dalla bocca” . Nel caso specifico, parlava di cibo, ma a me ha aperto una riflessione più ampia.

Questo per dirvi che razza di serata c’è saltata fuori, un rimpallo di energie e sensibilità, storie di vita e di attese, donne che si raccontano e raccontano, sempre se stesse, determinate a fare quello che sentono di dovere fare, una vera boccatina d’aria per una città che piange tutti i giorni per la crisi e stordita stenta a trovare vie di rinnovamento.

Boccatina d’aria al profumo di carciofi fritti, visto che mia sorella, arrivata da Roma alle 19,00 con marito e figlie piccole al seguito, “doveva” per forza farceli sentire, “troppo buoni”, “da non credere”, “ho trovato le dosi”, “no, non vado in garage a friggere, la frittura di carciofi non puzza” (?!?), “ho tutto io, 15 carciofi di Ladispoli romaneschi– ma li avete presente? sono delle bestie enormi – “l’olio, il cutter, la farina di riso, i guanti”, la voglia.
Io adoro mia sorella, mi mostra vie di cui io non conoscerei neppure l’esistenza. Rispondo così a chi mi chiede perchè lo fa, il blog, la tv, i video, le foto, il mettersi in gioco, la fatica, l’impegno.
Un imperativo.
Lo devo fare.
Ve li devo fare sentire.
I carciofi fritti migliori del mondo!
Ed è così che Natalia ha affrontato il pubblico in sala al meglio, forte dell sua passione, 5 minuti dopo avere spento il fornello del gas.
Non si sente?

Mannu

 

ps : domani la ricetta 🙂

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