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Una verdura molto “fortunata”!

vai subito agli ingredienti

Poco tempo fa sono riuscita a leggere (incredibile ma vero) un piccolo manualetto del terapeuta famigliare danese Jesper Juul “Ragazzi, a Tavola!”, in questo piccolo libro ho trovato la conferma di ciò che ,umilmente e solo esclusivamente con l’esperienza di madre , penso quando preparo per mettere in tavola cibo per la mia famiglia, di come arrivano i successi ma anche di quando aspettarsi veri e propri “flop”.
Mi piace molto la frase in cui Jesper (siamo amici eh, eh,)dice: “Un buon pasto è il prodotto di una miscela equilibrata di piatti appetitosi, cura, impegno,contatto, gusto estetico, un’esperienza dei sensi accompagnata da emozioni e stati d’animo ogni volta diversi”.

Pensate che sia troppo?

Io sono d’accordo e ho modo di verificarlo quotidianamente.
A volte, mi capita di preparare piatti di sicuro successo, ma aihmè, l’animo mio o quello delle mie figlie non è quello giusto (fretta, stanchezza, voglia di fare qualcos’altro, malattia)e tutto rimane nel vassoio, non è apprezzato come dovrebbe, allora mi accorgo che non è la preparazione a non essere gradita, ma che gira nell’aria altro. La grande si è lasciata con il ragazzo e le si è chiuso lo stomaco, le piccole vogliono andare subito a giocare, sono raffreddate ed evidentemente non riescono a mangiare e Chiara che è rientrata più tardi non ha più fame magari lo mangerà la sera.
In questi casi vorrei, vorrei….va beh, lasciamo stare cosa vorrei fare, dopo aver cucinato , sporcato, pulito, incarto solo il cibo rimasto lo metto nel frigo e alla sera lo ripropongo, magari avrò più successo, ritorna anche il papà a cena e l’atmosfera sarà senz’altro diversa.
Ecco questo per dire che non dobbiamo pensare che il successo o meno di un piatto sia dovuto sempre al suo contenuto, non dobbiamo smettere di riproporlo, magari anche in altre vesti perché no, o in altri modi e tempi , sfruttiamo le chance che abbiamo senza abbatterci subito e scartare quel cibo alla prima volta.
Sennò mica ve le avrei proposte oggi queste polpettine di spinaci eh?

Poco tempo fa Elena mi chiedeva su fb se avevo una ricetta simile alle polpettine di spinaci senza carne che preparavano per un certo periodo da Mc Donald. Io le ho risposto che si, ce l’avevo ma non ricordavo più in che quadernino o foglietto, o cartella del pc (il mio ordine in queste cose per chi mi conosce è proverbiale!) si trovava. Mi sono messa alla ricerca e eccola qua, era scritta in un vecchio ricettario di quando le due mie prime figlie erano piccole, allora ero solita anche scrivere un appunto sul gradimento della preparazione, accanto a questa ricetta avevo scritto : NO!
Che fare? Non me le ricordavo affatto, come potevano essere cattive, gli ingredienti erano tradizionali, buoni. Le ho preparate, alcune anche a forma di cuoricino, volete che ve lo dica , sono andate alla grande, sono piaciute a tutte, figlie piccole e udite udite, figlie grandi. Beh, sono passati almeno 6/7 anni dall’ultima volta, ma dico che ne valeva proprio la pena, mi hanno già chiesto il bis, Elena ora la passo anche a te, provaci e mi saprai dire!!!

Oggi il dottore non c’è ma aggiornerò le caratteristiche nutrizionali di questo piatto al suo ritorno.

Cotolettine di spinaci

25 Pezzi
Facile

Ingredienti

  • 500 g di spinaci freschi
  • 1 spicchio di aglio
  • olio extravergine di oliva

Per la besciamella:

  • 250 g di latte
  • 2 cucchiai di olio
  • 30 g di farina
  • sale
  • 150 g di parmigiano
  • 1 uovo
  • 4-5 cucchiai di pan grattato (da aggiungere all'impasto e alcune cucchiaiate per impanare le cotolette)
  • olio extravergine ( per cuocerle in padella o al forno)

­Procedimento

  • Preparate una besciamella un po' densa scaldando l'olio in una pentolina, aggiungete la farina, fate in modo che assorba bene e che si tosti un po' (se preferite potete usare 30g di burro al posto dell'olio, oppure se avete il bimby potete anche fare tutto facilmente senza grassi, basterà aggiungere farina e latte e fare andare per il tempo necessario alla cottura) e poi aggiungete il latte caldo.
  • Cuocete per alcuni minuti a fiamma bassa e fate raffreddare.
  • Fate appassire uno spicchio d'aglio in una capiente padella, aggiungete le foglie di spinaci ben lavate e cuocete alcuni minuti fino a quando le foglie non saranno appassite (basta davvero poco) salate subito per fare uscire bene l'acqua dalla verdura.Iniziate quando tutto si sarà raffreddato a preparare l'impasto vegetale per le cotolettine.
  • Tritate a mano gli spinaci ben strizzati ( non vi consiglio di metter nel robot per non ridurre troppo a poltiglia, magari se proprio non volete rinunciarvi fate andare a impulsi e per poco tempo) aggiungete la besciamella, il formaggio, l'uovo e il pan grattato un po' alla volta finchè non otterrete un impasto che si possa lavorare e prendere forma.
  • Formate delle cotolettine, se volte dare forme particolari utilizzate gli stampini per biscotti, bagnandoli ogni volta e introducendo dall'alto le verdure, poi togliere lo stampino pressando in basso il contenuto e avrete dei magnifici cuoricini, o piuttosto dei funghetti o altro.
  • Questa operazione è facile ma vi porterà via un pochino più di tempo.
  • Ripassate le vostre cotolette nel pan grattato e passate alla loro cottura che può avvenire in padella, con un filo d'olio, oppure nel forno in modalità grill sempre con un filo d'olio e rigirandole almeno una volta.

Note

Sono ottime anche fredde, o riscaldate per la sera. Sarà anche in casa vostra un cibo fortunato?
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Natalia

Mi chiamo Natalia Cattelani, sono nata a Sassuolo (Mo), vivo a Roma dal 1990, da quando mi sono sposata. La passione per la cucina ce l’ho da sempre. Cucino con garbo, sperimento, metto insieme, do da mangiare alle figlie (Silvia, Chiara, Laura ed Elisa), al marito cresciuto con l’ottima cucina calabrese della madre, ai parenti di Sassuolo, agli amici di Roma, alle feste che ho organizzato per altri, conoscenti e figli di conoscenti, per battesimi, compleanni, campi scout, i bambini della casa famiglia San Giuseppe, amici di San Nicola, allieve della scuola Cuciniamo.ci di Roma.

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