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Riso in bianco, un allegro sole per quei giorni “no”!

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Ci siamo, è arrivato il momento, influenze, malattie, raffreddori stanno iniziando a “prendere piede” in tutte le famiglie, difficile scampare ai loro attacchi! I nostri nonni dicevano che dopo aver combattuto queste battaglie i figli crescevano meglio,s’irrobustivano, si facevano più forti….belle parole però… Ecco che in questi giorni, i nostri piccoli diventano (ed è comprensibile) inappetenti, seguono il loro istinto, va bene così, purchè si mantengano ben idratati e si tratti di un giorno o due, se passa più tempo dobbiamo cercare di invogliarli a mettere qualcosa in bocca, giusto per garantire a loro il minimo di energie necessarie per affrontare e vincere la loro “guerra” .

Allora cerchiamo di proporre un piatto divertente, che stimoli la loro curiosità e il loro interesse, che li invogli ad assaggiare senza essere pesante e aggressivo nel sapore e nella digestione. Dopo una malattia o anche durante un’ indisposizione passeggera una dieta in bianco a basa di carboidrati è l’ideale , se poi riusciamo a presentarla in modo divertente sarà ancora più buona e riusciremo più facilmente nel nostro intento.

English version by Francesco
A cheerful sun for those sad days!
So here we are, it’s time of flu, illness and cold and every family has to face up to this reality, it’s difficult to escape this ‘attacks’! Our grandparents used to say that after “fighting this battles”, the children grew up better, they grew stronger… beautiful words, but… during these days, our little children become (and we can also understand it) without hunger, they follow their instincts, this is ok, as long as just for a day or two and they drink a lot of water. If more days are passing we must try to make them want to eat something, just to assure them the necessary energy to face and to win their ‘war’. Then we try to suggest a funny dish to stimulate their curiosity and their interest, something that will tempt them to taste without being indigestible. After an illness, or even during a temporary indisposition, it’s important to keep them on a light diet and if we’ll be able to serve it in a funny way we’ll achieve our purpose. For this dish, there is no recipe, you have to use only the imagination. I proposed, for example, this white rice sun with clouds of potatoes with extra virgin olive oil, healthy, colored and funny. I boiled the rice, I seasoned it with very little oil (it’s better don’t use too much fat in these cases) and Parmesan, then I made a ring out of a plastic bottle (so it’s easy for everyone to have, don’t you think?). I boiled a potato and a little carrot, I whisked the carrot very well with a bit of salt and a bit of cooking water and I got a cream that I put at the center of the dish. I lay down the ring of the bottle on the cream and I put in the rice trying to press it. I drew, with a wooden skewer, the sunbeam and, with little pieces of vegetables, I drew eyes and mouth. Finally I mashed the potato, I seasoned it with very little oil and I made a ‘cloud’ with my hands, everything in very little time. We always need a beautiful smile, and if we can also eat it it’s even better…

Sole di riso

Facile

­Procedimento

Per questo piatto non esiste una ricetta, si tratta solo di usare la fantasia:

  • io per esempio ho proposto questo sole di riso in bianco con nuvolette di patate all'olio extravergine di oliva, sano, colorato e divertente.
  • Ho bollito del riso, condito con pochissimo olio (meno grassi mettiamo in questi casi meglio è)e parmigiano, poi ho ricavato da una bottiglia di plastica un anello (così lo possiamo avere tutte no?).
  • Ho bollito una patata e una carotina, ho frullato quest'ultima ben bene con un po' di sale e l'acqua di cottura ed ho ottenuto una cremina che ho messo al centro del piatto.
  • Ho adagiato l'anello della bottiglia sulla salsina e ho messo il riso cercando di pressare leggermente, con uno spiedino di legno ho tracciato i raggi del sole e ho disegnato con piccoli pezzettini di verdure gli occhi e la bocca.
  • Per ultimo ho passato la patata l'ho condita con poco olio poi schiacciata tra le mani e formato una nuvoletta/polpetta, il tutto in pochissimo tempo.

Note

C'è sempre bisogno di un bel sorriso, quando poi si può anche mangiare...ps comunicazione di servizio: domani “la mamma in cucina” non sarà in trasmissione,ci sarà una puntata dai toni meno festosi visto che il programma andrà in onda dopo i funerali delle vittime del disastro in Sicilia. Anche io sono solidale con tutte le famiglie colpite dalla tragedia e molto vicina al loro dolore.
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Natalia

Mi chiamo Natalia Cattelani, sono nata a Sassuolo (Mo), vivo a Roma dal 1990, da quando mi sono sposata. La passione per la cucina ce l’ho da sempre. Cucino con garbo, sperimento, metto insieme, do da mangiare alle figlie (Silvia, Chiara, Laura ed Elisa), al marito cresciuto con l’ottima cucina calabrese della madre, ai parenti di Sassuolo, agli amici di Roma, alle feste che ho organizzato per altri, conoscenti e figli di conoscenti, per battesimi, compleanni, campi scout, i bambini della casa famiglia San Giuseppe, amici di San Nicola, allieve della scuola Cuciniamo.ci di Roma.

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